Movente ? Mi spiego con le mie povere conoscenze:
Omicidi di impeto: prendi sul momento il primo oggetto a portata di mano e ....
Omicidio premeditato: ti procuri un arma da fuoco o bianca o altro e ....
C’è un altro evento che pare sia diventato tabù cioè: la dipartita da questo mondo causa un comportamento personale involontario casalingo.
Quest’ultima dipartita è ciò che mi interessa e che riguarda la morte prematura di un bellissimo bimbo.
La storia è questa: Tutti i bimbi prima o poi fanno i capricci.
Una madre in auto litiga con il figlio è lo riporta a casa. Poi riparte per accompagnare il secondo figlio all’asilo. Dalla telecamera presso l’asilo nido non sembra né nervosa né tanto meno agitata. Una volta lasciato il secondo figlio rientra a casa. Senza ombra di dubbio sgrida il primogenito e poi va a fare i mestieri da casa lasciando suo figlio in castigo in camera. Una testimone infatti vede la madre tranquilla sulla terrazza a stendere dei panni.
Poi rientra e mentre è in cucina con la radio accesa .... sente dei rumori strani in camera di suo figlio e .... scostando la porta si trova davanti una scena orribile. Suo figlio che rantola a causa una fascetta da elettricista attorno al collo che lo sta uccidendo.
Mi chiedo: è cosi fantascientifico credere che non possa accadere una situazione simile in una casa ? A mio modo di vedere, no!
Sappiamo tutti che la casa è un luogo altamente pericoloso per i bambini. I pericoli sono ovunque ad iniziare dalla cucina, alle finestre e così via.
Ora: una madre cosa fa trovandosi di fronte ad una scena così terribile ? Gli è permesso di andare in panico oppure siamo tutti così bravi e pronti ad intervenire nel migliore dei modi ?
Questa madre non riesce purtroppo a prendere quella decisione che per noi, che non siamo direttamente coinvolti, ci appare di una semplicità allarmante e di vitale importanza per salvare nostro figlio e cioè prendere delle forbici e tagliare il laccio (sempre che le forbici siano a portata di mano, poichè il tempo è realmente di alcuni secondi).
Voglio vedere quante madri saprebbero intervenire in modo rapido e corretto di fronte ad un evento così tragico in una manciata di secondi, per salvare il proprio figlio.
Il panico è un arma micidiale forse il peggiore che ci sia. Poi quando si rende conto che il figlio è deceduto che fa ?
Ancora stordita ed incredula viene assalita da un infinità di paure per ciò che è accaduto e ....
Fa un atto incomprensibile/brutale e prende il corpo di suo figlio esamine e lo porta in un canalone.
Ma questo atto brutale a cosa è dovuto oltre al panico ?
Adesso qua entra in gioco una questione delicatissima e mi scuso se non riesco a spiegarmi al meglio. Non è mia intenzione offendere né la regione né tanto meno la sua popolazione che mi sta a cuore.
Questo triste fatto è accaduto non al nord dell’Europa ma al sud dove ancora oggi vige una mentalità “ antica “ ben radicata nella popolazione sulla società e la famiglia.
Una visione che non voglio e non posso criticare ma che ritengo abbia influenzato questo brutto gesto di questa povera madre. La paura di non essere creduta, la reazione dei suoi famigliari e del mondo esterno.
Una madre che con se porta da sempre un suo passato difficile. Chiediamoci:
Ecco perché sono convinto che questo triste evento sia stato un incidente dove il panico e l’ignoranza hanno determinato tutto il resto.
Tra l’altro: ma la persona che ha trovato “ immediatamente fuori dalla porta di casa “ il corpo esamine del bambino a me lascia ancora oggi alquanto perplesso.
Per terminare: immedesimatevi per un momento in questa povera madre;
mettete un sottile foglio di carta lungo 15/20 cm nell’armadio degli attrezzi in casa. Poi arrabbiatevi/infuriatevi con un bambolotto e ....
come reagireste ? Sbattete il bambolotto sul letto o gli date uno schiaffo, una sculacciata.
Oppure la vostra mente vi porta a ricordare, mentre siete furiosi, d’avere una fascetta nell’armadio degli attrezzi e .... è impossibile, impensabile proseguire e descrivere un simile comportamento/reazione poichè è innaturale.
Per concludere: Anche chi giudica dovrebbe fermarsi un attimo.
Che la madre sia da condannare per il suo gesto (lasciare suo figlio nel canalone) non lo discuto anzi ma per il resto sarei molto ma molto prudente primati di sentenziare .... un ergastolo.
È una mia opinione e nulla più.
18 febbraio 2018 - Roby2018